Ghiacciaio di Planol Toponimi: Planeil Ferner; Gruppo Montuoso: Alpi Venoste Numero ghiacciaio: CGI-784 (I4L00112603) Bacino idrografico: Puni, Adige Coordinate UTM: 32TPS 2800 8350 Tipo: Ghiacciaio montano, circo Esposizione Prevalente: Nord-Ovest Ritiro ultimo anno: 43m Note: Piccolo ghiacciaio di circo posizionato nel vallone delimitato da Cima della Fontana e Cima dei Corvi in direzione nord ovest verso la Val di Planol.
Il ghiacciaio, pur mantenendo nel bacino superiore una discreta consistenza, anche favorita dalle recenti nevicate, nella lingua terminale, ben posizionata nel vallone sottostante, mostra una notevole riduzione con profonde fratture; tale critica situazione lascia presagire in futuro un inevitabile distacco della stretta lingua terminale. Da notare che il pur limitato arretramento della fronte risulta di entità inferiore rispetto alla variazione volumetrica.
2012
(Operatori: Bruschi P.)
La situazione generale del ghiacciaio è notevolmente variata rispetto a quella riscontrata nella campagna del 2010, la fronte si è ridotta notevolmente in spessore e lunghezza, nonché fratturata ulteriormente, tanto che sulla sx orografica vi è una piccola massa di ghiaccio che si può considerare staccata del resto del ghiacciaio e "morta".
2011
(Operatori: Polato A., Todaro A.)
La situazione generale del ghiacciaio appare poco variata rispetto a quella del 2009, tranne la colata principale più assottigliata nel settore terminale e staccata per frattura negli ultimi 2/4 metri finali. Notevole la portata dei torrenti glaciali.
2010
(Operatori: Polato A., Todaro A.)
Le condizioni del ghiacciaio mostrano segni poco differenti rispetto a quelli riscontrate nella campagna 2007; l’ unica differenza riguarda la fronte della lingua terminale che risulta più assottigliata e leggermente arretrata.
2009
(Operatori: Polato A., Todaro A.)
La situazione complessiva dell’ apparato, ben protetto in un canalone esposto a nord ovest, appare poco variata rispetto alle precedenti misurazioni, favorito da una favorevole topografia ed esposizione del bacino e dalla mancanza di incombenti pareti rocciose.
2007
(Operatori: Bruschi P., Greco G.)
Altre immagini
Immagini storiche
1982
2006
Dal 2012 drastico ritiro della stretta fronte, disposta nel canalino che discende tra strette e ripide paretine rocciose, con associata notevole perdita di spessore. Assenti nevai lungo la vallata. Dai 2800 metri, leggera copertura di neve fresca caduta nei giorni precedenti; presenti circa 10 centimetri di neve farinosa in corrispondenza della fronte, circa 30 centimetri nei pressi della cima dei Corvi, nella parte sommitale del ghiacciaio. A monte dell’attuale fronte, l’inclinazione e la ridotta larghezza del canalino vanno diminuendo; lo spessore del corpo glaciale nella parte terminale ammonta a qualche metro. Tali elementi determineranno probabilmente, a parità di condizioni, un ritiro più modesto nei prossimi anni.
2016
(Operatori: Benetton S.)
2016
Nonostante le condizioni di scarsa osservabilità ed un leggero strato di neve fresca, si è verificato un arretramento della fronte, anche se di pochi metri rispetto all’anno scorso. In tale settore comunque lo spessore del ghiaccio risultava essere ancora di qualche metro. Non sono stati osservati nevai lungo la vallata di accesso, presenti negli anni precedenti. Nel contesto di una riduzione generale del ghiacciaio, si poteva constatare una diminuzione della larghezza del fianco laterale della lingua in sinistra idrografica, con un conseguente ampliamento delle finestre rocciose localizzate nel settore centrale.
2017
(Operatori: Benetton S.)
Riduzione complessiva del volume del ghiacciaio. Non erano presenti i consueti nevai nel ripido canalino sottostante la fronte. Il torrente glaciale possedeva una elevata portata tanto che, unitamente ai grandi ed instabili blocchi della frana presente nel ripido canalino, ha reso impossibile la risalita fino alla fronte del ghiacciaio. Le due isole rocciose centrali sono parte aumentate di estensione per la riduzione altimetrica della superficie. Il rilievo aereo ha permesso di rilevare la quasi totale assenza di neve vecchia. Una modesta area di nevato permaneva solo sul settore superiore, in prossimità della Cima dei Corvi. Ritiro generalizzato.
2018
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
Presenza di un consistente nevaio nel ripido canalino sottostante la terminazione glaciale, che ha impedito l’accesso alla fronte e la misurazione della variazione frontale. Chiazze di neve vecchia a partire da 2800 metri. La fronte appare all’incirca nella stessa posizione dello scorso anno. Ghiacciaio quasi completamente in ghiaccio vivo fino alla parte sommitale, eccetto alcune chiazze di neve limitate al coronamento roccioso superiore al ghiacciaio. Evidente ampliamento delle due grandi finestre rocciose visibili nel mezzo del ghiacciaio, sintomo di perdita di volume. Assenza di detrito, presente solo con blocchi di roccia derivanti da crollo nel settore mediano in destra idrografica.
2019
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
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Stato ghiacciaio: La fronte, caratterizzata da uno spessore ancora significativo: nel settore inferiore la parete rocciosa laterale in destra idrografica risulta più ripida rispetto a quella in sinistra idrografica. Crepacci: Presenza di crepacci nel settore centrale in destra idrografica, con varia direzione di sviluppo. Alcuni crepacci trasversali nella terminazione frontale. A causa della copertura nevosa fresca sulla superficie del ghiacciaio non risultano visibili ulteriori crepacci. Finestre rocciose: Presenza di 2 enormi finestre rocciose nel centro del ghiacciaio, sviluppatesi negli ultimi anni. Un’altra piccola finestra rocciosa è apparsa sul ripido versante del settore centrale in sinistra idrografica. Morene e detrito: Blocchi rocciosi crollati dalle finestre rocciose sul sottostante ghiacciaio. Detrito presente anche nel settore centrale in destra idrografica. Fronte: Fronte libera dal detrito. A causa della morfologia del ripido canalino, la terminazione glaciale presenta uno spessore consistente e una larghezza soltanto di circa 10 m. Acque: Presenti 2 torrenti proglaciali che dipartono dalla stretta fronte, ricongiungendosi poco più a valle. Presente ghiaccio e neve davanti alla fronte, a causa delle nevicate iniziate il 29 agosto e per la bassa temperatura.
2020
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
Ritiro frontale medio associato ad importante perdita di spessore. Allargamento considerevole delle finestre rocciose. Stato ghiacciaio: Il ghiacciaio si presenta in ghiaccio vivo su tutta la parte osservabile. È apprezzabile un calo di spessore con allargamento delle finestre rocciose e aumento della copertura detritica. Crepacci: Pochi, piccoli, trasversali. Finestre rocciose: Si osservano due finestre rocciose di grandi dimensioni, quasi congiunte al centro, che stanno determinando una riduzione e deviazione del flusso glaciale, con minore apporto di ghiaccio dalla parte superiore a quella inferiore. Inoltre queste finestre rocciose stanno portando alla separazione del ghiacciaio nel settore superiore ed inferiore. Morene e detrito: Presenti blocchi rocciosi di diversa taglia in destra idrografica, con margine meno comprensibile in questo settore. Presenza di detrito sotto le finestre rocciose e lungo il margine in destra idrografica. Fronte: Piatta, meno potente ed inclinata rispetto al 2020. Acque: Presente un torrente proglaciale con medio quantitativo d’acqua di fusione. Bediere significativa nel settore centrale-inferiore del ghiacciaio, in destra idrografica
2022
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)