Vedretta Lunga Toponimi: Langenferner; Gruppo Montuoso: Ortles - Cevedale Numero ghiacciaio: CGI-733 Bacino idrografico: Plima, Adige Coordinate UTM: 32TPS 2450 4800 Tipo: Ghiacciaio vallivo, Esposizione Prevalente: Est Ritiro ultimo anno: -93m Ritiro dal 2007: -461m Note: Caratteristico ghiacciaio vallivo che prende origine dall’ esteso bacino collettore, compreso fra Monte Cevedale, Cima di Solda e Punta del Lago Gelato, in comune con le vedrette del Cevedale e Forcola. Defluisce in forma allungata in direzione Est nell’alta val Martello.
Continua la fase di regresso anche se in misura inferiore rispetto al passato. La lingua terminale si presenta sempre più seraccata e ”appiattita” nel suo alveo, con detriti e qualche masso erratico in superficie. Le acque di fusione non sono particolarmente abbondanti, forse a causa di una temperatura piuttosto bassa. Interessante notare l’evoluzione della”caverna glaciale”in destra orografica.
2013
Si nota un generale smagrimento del ghiacciaio, la lingua terminale si presenta come se fosse "spalmata"nel suo alveo, sempre più crepacciata e coperta di detrito,specialmente in destra orografica. Situazione critica causata da un inverno particolarmente scarso di precipitazioni nevose e da una successiva estate torrida. Si segnala l'apertura di una "finestra rocciosa"in desta orografica, ben visibile in foto. La larghezza mediana della lingua contenuta tra i due bastioni rocciosi è di circa 60 m.
2012
La lingua terminale appare sempre più circoscritta all'interno del suo circo morenico, con una continua copertura detritica sul lato destro orografico, alcuni grossi massi sono presenti sulla fronte stessa in fase di "trasporto" verso valle. Il torrente glaciale che fuoriesce dalla fronte ha cambiato la direzione del suo flusso,facendosi strada tra il caos morenico presente nella zona periglaciale.
2011
L’apparato mostra una sensibile riduzione generale e ed un appiattimento della fronte, nonostante una leggera copertura di neve fresca. Permane la copertura detritica nel settore destro orografico.
2010
(Operatori: Molina C., Molina A.)
Altre immagini
2016
2007
2009
Immagini storiche
1980
Continua la fase di regresso della Vedretta Lunga: la fronte, sempre più circoscritta nel suo bacino, si presenta priva di neve, mentre il bacino di accumulo risulta, fino alle quote medie, bene innevato ed in condizioni di equilibrio favorevole: l’abbondanza di neve al termine della stagione di ablazione, è dovuta ad una estate appena trascorsa fresca e piovosa, preceduta da un inverno ricco di precipitazioni nevose. La parte più vicina alla prima seraccata mostra la tendenza preoccupante a creare una specie di linea di separazione, per il momento solo accennata, dal sovrastante bacino di accumulo. In aumento il deposito detritico ai bordi laterali della lingua.
2014
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
Nonostante una recente leggera nevicata, l’apparato presenta una situazione fortemente critica, causata da una stagione estiva estremamente calda, con settimane intere con lo zero termico anche sopra i quattromila metri di quota, seguita ad un inverno molto povero di precipitazioni nevose. Il settore frontale presenta un aspetto ad unghia, tipico della fase di riduzione in atto (ritiro di circa 76 metri lineari) e con un contorno del ghiaccio frammentato. Alla fronte è ancora presente una profonda porta glaciale, da cui fuoriesce un torrente di media portata al momento del sopralluogo.
2015
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
Notevole ritiro della fronte, associata a perdita di spessore. Il limite della neve residua invernale è all’incirca sui 3100 m. Una leggera copertura detritica superficiale è limitata al settore destro della fronte, a causa delle frane staccatesi dal ripido versante. La porta frontale è quest’anno molto più grande, misurando all’incirca 10 metri di larghezza per 3 di altezza e presenta uno sviluppo interno molto articolato per alcune decine di metri. Sul cambio di pendenza a quota 2900 m circa, sul settore destro della lingua glaciale, si è aperta una finestra rocciosa all’incirca di 10 metri per 5.
2016
(Operatori: Benetton S.)
2008
Bilancio di massa fortemente negativo. Le dinamiche in atto hanno determinato una notevole modifica del settore proglaciale, specialmente riguardo al materiale detritico di copertura o deposto. È stata osservata la presenza generale di ghiaccio vivo su tutto il settore centrale ed inferiore del ghiacciaio, con residue piccole placche di nevato dell’inverno precedente e/o nevato. Come conseguenza dello stato generale di riduzione vi è stato un modesto restringimento della lingua glaciale. La copertura detritica superficiale è aumentata nel settore terminale del ghiacciaio e sotto il materiale morenico potrebbe esserci una notevole quantità di ghiaccio, specialmente sul fianco destro. La porta frontale possedeva piccole dimensioni, e non era più presente l’articolata grotta che fino a pochi anni fa si sviluppava all’interno del corpo glaciale. Sul cambio di pendenza a quota 2900 m circa, sul settore destro, a causa della riduzione di spessore del ghiaccio, la finestra rocciosa è parsa aumentare di dimensione. Il torrente glaciale presentava una notevole portata, segno evidente della forte ablazione in atto.
2018
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
Discreto ritiro della fronte; finestra rocciosa in destra idrografica, situata sul cambio di pendenza a quota 2900 m circa, in evidente espansione, ora poco distante dal margine destro del ghiacciaio. Insenatura rocciosa situata in sinistra idrografica in fase di inserimento nel corpo glaciale, posizionata a quota appena maggiore rispetto alla finestra rocciosa. Maggiore presenza di detrito, sulla fronte ed a circa 100 m di quota più in alto nella porzione centrale del corpo glaciale. La porta frontale è di piccole dimensioni, ed è assente l’articolata grotta che fino a pochi anni fa si sviluppava all’interno del corpo glaciale.
2019
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
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Stato ghiacciaio: Chiazze di neve a partire dai 2900 m di quota. Il settore in destra idrografica scende più a valle, anche grazie al riparo offerto dalla copertura detritica. Il piccolo bacino glaciale situato in sinistra idrografica, a valle del Passo del Lago Gelato, è completamente separato dal corpo glaciale principale. Crepacci: Crepacci presenti sopra la finestra rocciosa situata nella destra idrografica del settore centrale. Finestre rocciose: Una finestra rocciosa principale è situata a circa 2950 m in destra idrografica, e in fase di espansione. Un’altra finestra rocciosa è situata poco più a monte nell’estrema sinistra idrografica. Una nuova piccola finestra rocciosa è presente nell’estrema sinistra idrografica, nei pressi della fronte. Morene e detrito: Aumento del detrito negli ultimi 100 m di quota del settore inferiore. Lato destro coperto da detrito fino alla finestra rocciosa principale, con blocchi di dimensioni medio-piccole. Blocchi di dimensioni medio-grandi crollati sul ghiacciaio al di sopra della finestra rocciosa principale. Fronte: Fronte coperta da detrito. Nuova caverna con porta alta circa 4 m e larga circa 10 m, situata in sinistra idrografica. Acque: Torrente proglaciale principale che esce più in destra idrografica rispetto all’anno scorso e torrente proglaciale secondario che esce più in sinistra idrografica rispetto all’anno precedente, originando dalla caverna. Presente un altro importante torrente proglaciale che origina dal settore destro del ghiacciaio coperto da detrito, percorrendone il margine. Visibili alcuni piccoli torrenti epiglaciali, uno centrale su ghiaccio vivo ed altri nel settore centrale su copertura detritica. Presenza di una cascata di dimensioni ridotte in destra idrografica rispetto alla finestra rocciosa principale.
2020
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
Il ghiacciaio ha evidenziato una ulteriore riduzione volumetrica associata ad un sensibile arretramento della fronte (- 28 m rispetto al 2020) il cui limite inferiore si attesta alla quota di 2.725 metri. Aumentata anche la copertura detritica soprattutto nel settore inferiore destro orografico. Il bordo inferiore sinistro del ghiaccio era ben riconoscibile nonostante la consistente presenza di materiale detritico. Scomparsa la caverna presente nel settore di sinistra. Presenti numerosi crepacci al di sopra della finestra rocciosa, in corrispondenza del principale cambio di pendenza della colata glaciale. La finestra rocciosa in destra idrografica è aumentata avvicinandosi all’insenatura rocciosa laterale. Anche in sinistra idrografica, circa alla stessa quota, ed in prossimità della fronte, sono aumentati gli affioramenti rocciosi a causa della diminuzione di spessore del ghiaccio. Tale situazione potrà determinare nel breve periodo un significativo arretramento frontale. Il limite della neve vecchia è stato valutato a circa 3.150 metri di quota. I deflussi idrici mostravano portate con normali quantitativi d’acqua.
2021
(Operatori: Benetton G., Perini G.)
Stato ghiacciaio: La maggior parte della superficie è formata dal ghiaccio di ghiacciaio tranne isolate e disomogenee placche di nevato sul settore superiore ubicate ai piedi della parete di Cima Tre Cannoni e Cima Solda. Non è presente nevato nelle aree perigliali. Il settore frontale è riscoperto da abbondante detrito morenico che comunque lascia intravvedere la presenza di una ancora consistente massa di ghiaccio sepolto. È presente un piccolo collassamento nei pressi della fronte in sinistra idrografica. Il giorno del sopralluogo era presente una leggera copertura di neve fresca che ha impedito di valutare la quota della ELA che comunque si suppone essere più elevata dei 3250 metri. Crepacci: Presenti grandi crepacci trasversali in corrispondenza del cambio di pendenza a circa 2950 metri e lungo il pendio che sale al rifugio Casati verso i 3150 m di quota. Finestre rocciose: In destra idrografica si registra l’ampliamento della finestra rocciosa, ormai quasi congiunta ad una seconda emergenza più recente e più in destra idrografica, che a sua volta dista dal margine roccioso circa 20-30 metri. È comparsa una nuova finestra rocciosa lungo il pendio che sale al rifugio Casati, verso i 3150 m di quota. Un nuovo affioramento roccioso è ora visibile nei pressi della fronte, in estrema sinistra idrografica. Morene e detrito: Il detrito morenico è aumentato nel settore inferiore frontale e ricopre il ghiaccio negli ultimi 100 metri di quota e in destra idrografica fino alla cascata. Fronte: Il settore frontale è totalmente sepolto da detrito morenico. E’ stato possibile comunque misurare il sensibile ritiro verificatosi nell’ultimo anno. Nel settore in sinistra idrografica la fronte si trova ora oltre una prominenza di roccia e detriti, fino all'anno scorso coperta da ghiaccio, dietro la quale era possibile notare un crepaccio che ne circoscriveva l’area. Acque: Portata notevole sul torrente che fuoriesce dal settore frontale destro. Una cascata presente sul salto roccioso più a monte dava la testimonianza della notevole ablazione in atto. Anche in sinistra idrografica fuoriusciva un torrente con portata minore, nei pressi del quale è stato collocato il nuovo segnale di misura.
2022
(Operatori: Benetton G., Perini G.)