Ghiacciaio di Grames
Toponimi:
Gramsenferner;
Gruppo Montuoso:
Ortles - Cevedale
Numero ghiacciaio:
CGI-727 (I4L00112117)
Bacino idrografico:
Plima, Adige
Coordinate UTM:
32TPS 3135 4832
Tipo:
Ghiacciaio montano, circo vallivo
Esposizione Prevalente:
Nord
Ritiro ultimo anno: -25m
Ritiro dal 2009: -215m
Note:
In
accordo
con
i
parametri
del
WGI
(World
Glacier
Inventory),
l’
ampio
Ghiacciaio
di
Grames
è
stato
suddiviso
in
due
parti.
Il
ghiacciaio
occidentale,
ben
posizionato
in
un
ampio
vallone,
è
quello
attualmente
monitorato,
e
costituisce
il
settore
più
esteso.
Delimitato
da
due
costoloni
rocciosi,
scende
dalla
cresta
fra
Cima
Rossa
di
Saent
e
Cima
Serana
in
direzione
nord
verso
la
Val
Martello.
Da
notare
la
particolare
conformazione
del
ghiacciaio
che,
nel
settore
superiore
presenta
una
specie
di
“duna” allungata che costituisce una sorta di spartiacque tra le due colate.
Nel
corso
del
sopralluogo
le
condizioni
dell'
apparato
glaciale
nel
bacino
medio
superiore
sono
apparse
soddisfacenti,
favorite
dalle
recenti
nevicate,
mentre
l'
intero
settore
frontale,
in
entrambe
le
colate,
appare
alquanto
precario,
in
discreto
arretramento
e
fortemente
diminuito
di
spessore.
In
aumento
appare
la
copertura
detritica
al
termine
della
lingua
di
sinistra.
Da
alcune
bocche
della
fronte
fuoriescono
torrenti
di
portata
media.
Sono
state
osservate
placche
di
neve
invernale
ai
lati
dell'
apparato e nei valloni sottostanti fino a quota 2700.
2011
(Operatori: Bruschi P.)
Le
condizioni
del
ghiacciaio
nel
bacino
superiore
appaiono
soddisfacenti
e
conservative,
favorite
dalle
recenti
nevicate,
mentre
l’
intero
settore
frontale,
in
entrambe
le
colate,
appare
alquanto
precario.
Nuovo
il
laghetto
nella
valletta
sottostante
la
lingua
destra.
Placche
di
neve
invernale
si
spingono
fino
a
quota 2700.
2010
(Operatori: Bruschi P., Greco G.)
Da
una
immagine
aerea
del
Settembre
2006
si
può
osservare
che,
al
termine
dell'estate,
il
manto
nevoso
residuo
sulla
superficie
del
ghiacciaio
sia
quasi
del
tutto
scomparso,
segno
di
una
situazione
estremamente negativa per il ghiacciaio
.
2006
(Operatori: Bruschi P., Greco G.)
Altre immagini
2009
2009
2007
L’
apparato
si
presenta
in
linea,
nell’
attuale
stagione,
con
la
maggior
parte
dei
ghiacciai
monitorati,
almeno
di
quelli
situati
nel
settore
dell’
Ortles
Cevedale:
condizioni
sufficientemente
buone
nel
bacino
di
accumulo,
critiche
nella
fronte,
in
evidente
fase
di
riduzione
e
diminuita
di
spessore.
In
aumento
la
copertura
detritica
nel
settore
destro
della
fronte,
mentre
nella
zona
periglaciale
si
notano
placche di nevato.
2013
(Operatori: Bruschi P., Greco G.)
Discrete
le
condizioni
dell’
apparato
glaciale
nel
bacino
superiore,
mentre
l’
intero
settore
frontale,
in
particolare
quello
a
sinistra
orografica,
appare
alquanto
precario
e
fortemente
diminuito
di
spessore.
Dal
vecchio
segnale
del
2008
è
stato
misurato
un
ritiro
approssimativo
di
circa
140
metri.
Sono
state
osservate
placche
di
nevato
ai
lati
dell’
apparato e nei valloni sottostanti.
2012
(Operatori: Bruschi P., Greco G.)
Permangono
discrete
le
condizioni
dell’
apparato
glaciale
nel
bacino
superiore,
ma
alquanto
precarie
nell’
aerea
della
fronte,
specie
nella
colata
di
sinistra,
fortemente
diminuita
di
spessore
e
in
evidente
arretramento.
Placche
di
ghiaccio,
in
parte
coperto
da
detriti,
nella
zona
proglaciale,
specie
nel
vallone di destra orografica.
2009
(Operatori: Bruschi P., Greco G.)
Le
condizioni
del
ghiacciaio
appaiono
in
discrete
condizioni
nel
bacino
superiore,
alquanto
critiche
nell’
area
della
fronte,
soprattutto
nella
colata
di
sinistra
orografica,
diminuita
di
spessore
e
fortemente
danneggiata
con
distacco
di
blocchi
ghiacciati.
In
aumento
la
copertura
detritica
soprattutto nel settore inferiore laterale destro.
2008
(Operatori: Bruschi P., Greco G.)
2007
Il
ghiacciaio
si
presenta
in
fase
di
contenuta
riduzione
complessiva,
in
linea
con
la
maggior
parte
dei
ghiacciai
misurati:
il
bacino
di
accumulo
coperto
da
abbondante
neve,
mentre
la
fronte
appare
in
ritiro
ma
soprattutto
diminuita
di
spessore.
In
aumento
la
copertura
detritica
nel
settore
destro
della
fronte,
mentre
nella
zona
periglaciale
si
notano
placche di nevato.
2014
(Operatori: Bruschi P.)
Nonostante
il
leggero
strato
di
neve
fresca,
il
corpo
del
ghiacciaio
presenta
i
segni
di
una
evidente
(e
costante)
riduzione
complessiva.
La
fronte
appare
frastagliata
con
una
sensibile
riduzione
di
spessore,
valutata
dal
confronto
anche
con
immagini
della
precedente
campagna.
A
causa
della
copertura
della
neve
fresca,
non
si
è
potuto
valutare
correttamente
la
consistenza
della
copertura
detritica
nel
settore
destro
–
frontale;
nell’area
proglaciale
e
periglaciale
sono
stati
osservati
consistenti
accumuli
di
materiale
detritico
e
limoso,
ulteriore
evidente
dimostrazione
della
riduzione
della
massa
di
ghiaccio.
2015
(Operatori: Bruschi P.)
L’
apparato
presenta
una
evidente
(e
costante)
riduzione
complessiva.
La
fronte
appare
frastagliata
fortemente
ridotta
nello
spessore.
In
aumento
gli
ammassi
detritici
in
entrambi
i
settori
laterali;
nell’area
proglaciale
e
periglaciale
sono
stati
osservati
consistenti
accumuli
di
materiale
detritico
e
limoso,
ulteriore
evidente
dimostrazione
della
riduzione della massa di ghiaccio.
2016
(Operatori: Bruschi P.)
2016
il
ghiacciaio
si
trova
in
una
fase
di
costante
e
consistente
riduzione
complessiva.
La
larga
fronte
principale,
nonostante
una
limitata
riduzione
lineare,
appare
frastagliata
e
con
una
evidente
forte riduzione dello spessore .
Permane
il
piccolo
lago
proglaciale
formatosi
alla
fronte della lingua di sinistra.
In
continua
evoluzione
l’ambiente
periglaciale
a
causa
della
riduzione
e
del
ritiro
del
ghiaccio
che
abbandona
una
sempre
maggiore
quantità
di
materiale detritico.
2017
(Operatori: Bruschi P.)
Il
ghiacciaio
ha
evidenziato
il
protrarsi
della
intensa
fase
di
ritiro,
sia
per
quanto
riguarda
la
riduzione
areale
che
per
la
notevole
riduzione
di
spessore
della
massa.
La
fronte
della
lingua
principale
si
presentava
generalmente
piatta;
sul
lobo
di
sinistra
(idrografica)
erano
presenti
alcuni
piccoli
crepacci
nella
zona
frontale.
Davanti
alla
fronte
della
piccola
lingua
di
destra
era
presente
un
piccolo
lago
inframorenico.
Questa
piccola
lingua
mostrava
una
particolare
morfologia
con
in
evidenza
le
stratificazioni
del
ghiaccio
al
di
sotto
della
caratteristica
cresta
mediana.
Sempre
più
esteso
l’affioramento
roccioso
laterale
a
causa
della
riduzione
dello
spessore
del
ghiaccio.
Dalla
fronte
della
lingua
principale
fuoriuscivano
due
torrenti,
con
una
scarsa
portata
a
causa
della
temperatura
mediamente
fredda.
Mancanza
pressoché
totale
di
copertura
morenica.
2018
(Operatori: Bennetton S.)