Ghiacciaio di Fontana Bianca
Toponimi:
Weissbrunnferner;
Gruppo Montuoso:
Ortles - Cevedale
Numero ghiacciaio:
CGI-713 (I4L00110103)
Bacino idrografico:
Valsura, Adige
Coordinate UTM:
32TPS 3610 4940
Tipo:
Ghiacciaio montano, circo composto
Esposizione Prevalente:
Est
Ritiro ultimo anno: -16m
Ritiro dal 2014 al 2022: -83m
Note:
Piccolo
ghiacciaio
di
circo
esposto
a
est
che
prende
origine
da
cima
Sternai
(Hintere
Eggenspitz)
in
alta
Val
d’Ultimo.
Esteso
da
3340m
a
2940m
con
un’
area
di
0,50
km2
si
divide
in
due
lingue.
E’
uno
dei
ghiacciai
monitorati
(bilancio
di
massa)
dall’Ufficio
Idrografico
della
Provincia
di
Bolzano
fin
dal
1992.
L’apparato
si
presenta
in
condizioni
critiche
di
forte
riduzione
sia
nel
bacino
collettore
che
nei
due
lobi
terminali
della
fronte.
In
aumento
la
copertura
detritica,
specialmente
nel
settore
destro,
causata
dalle
frequenti
frane
provenienti
dalle
pareti
di
Cima
Sternai.
Dalla
fronte
fuoriescono
alcuni
torrenti glaciali di discreta portata.
2012
(Operatori: Polato A., Todaro A.)
Il
ghiacciaio
presentava
caratteristiche
analoghe
alla
maggior
parte
degli
apparati
glaciali
esaminati
in
questo
periodo
(agosto).
Al
momento
del
sopralluogo
era
presente
ancora
neve
residua
invernale
e
nevato
di
alcuni
anni
precedenti,
soprattutto
nel
settore
inferiore
del
ramo
destro
orografico,
fino
a
quota
2850m.
Sempre
abbondante
la
copertura
morenica
sulle
colate
di
destra
e
sinistra.
Le
due
stazioni
idrometriche
poste
dall’Ufficio
Idrografico
della
Provincia
di
Bolzano
sono state rimosse.
2011
(Operatori: Polato A., Todaro A.)
Ancora
presente
la
neve
residua
dell’
inverno
,
oltre
che
nel
bacino
di
accumulo,
anche
nel
settore
inferiore;
in
particolare
un
placca
permane
nella
zona
sottostante
il
segnale
posto
sotto
la
lingua
destra.
Abbondante
la
copertura
morenica
e
il
deflusso
idrico
in
corrispondenza
delle
due
stazioni
idrometriche.
2010
(Operatori: Polato A., Todaro A., Russo N.)
Le
abbondanti
precipitazioni
invernali
hanno
favorito
in
parte
il
ghiacciaio
che
presenta
una
discreta
copertura
di
neve
invernale
nel
bacino
di
accumulo
e
qualche
consistente
placca
di
neve
invernale
in
corrispondenza
della
colata
di
destra
orografica.
Comunque
il
notevole
deflusso
idrico
sta
ad
ipotizzare
un’
ulteriore
ablazione
nel
corso
della
stagione estiva.
2009
(Operatori: Bruschi P., Greco G.)
Risulta
consistente
la
riduzione
di
superficie
e
di
spessore
con
aumento
morenico
ed
emersione
della
cresta
rocciosa
che
separa
i
due
settori
(lingue)
del
corpo
glaciale.
Notevole
la
portata
del
torrente
glaciale
misurata
dalle
stazioni
idrometriche
poste
sotto le due lingue.
2007
(Operatori: Bruschi P., Greco G.)
Immagini storiche
1979
Il
ghiacciaio
appare
complessivamente
in
forte
regresso;
per
questa
stagione
non
è
stato
possibile
effettuare
misurazioni
attendibili
per
presenza
di
abbondante
neve,
anche
in
periodi
diversi,
su
tutte
e due le lingue di fronte del ghiacciaio.
2013
(Operatori: Polato A.)
Altre immagini
2003
2009
2013
Il
ghiacciaio
si
presenta
in
fase
di
contenuta
riduzione
complessiva:
su
entrambe
le
fronti
la
presenza
di
abbondante
nevato,
sia
alla
base
dei
due
rami
del
ghiacciaio
che
attorno
allo
stesso,
rende
difficoltoso
individuare
il
limite
della
fronte,
situazione analoga alla precedente stagione.
Il
persistere
di
queste
lingue
di
nevato
indica
comunque
una
metamorfosi
positiva
delle
condizioni
generali del ghiacciaio.
2014
(Operatori: Arervo B., Barison G., Sartori G., Seppi R. )
Il
ghiacciaio
si
presenta
in
fase
di
estrema
riduzione
complessiva:
nel
settore
destro
orografico
della
fronte
impossibile
riconoscere
il
limite
inferiore
della
stessa
a
causa
della
presenza
di
neve
residua
di
valanga.
Nel
settore
di
sinistra,
la
fronte
mostra
la
presenza
di
ghiaccio;
sulle
lingue
e
in
prossimità
dei
due
settori
frontali
non
sono
state
rinvenute
le
consuete
aree
di
nevato
o
neve
residua
presenti
all’epoca
delle
precedenti
campagne,
nonostante
che
il
sopralluogo
del
2015
sia
stato
effettuato
con
un mese di anticipo rispetto al 2014.
2015
(Operatori: Barison G., Rosan R., Rosa S., Sampieri R.,Sartori G.)
Apparato
in
vistoso
stato
di
arretramento
generale
con
perdita
di
spessore;
attualmente
una
profonda
spaccatura
separa
la
fronte
dx
orografica
dal
resto
del
ghiacciaio
come
si
evince
dalla
foto
in
allegato.
Anche
quest’anno
presenti
resti
di
vecchie
valanghe, anche alla base del ghiacciaio.
2016
(Operatori: Barison G., Rosa S., Rosan R., Sampieri R.,Sartori G.)
Nonostante
una
leggera
coltre
di
neve
fresca
l’apparato
appare
in
vistoso
stato
di
arretramento
generale
con
grave
perdita
di
spessore.
Lingua
di
sinistra
orografica:
la
fronte
si
è
ritirata
nella
conca
soprastante
con
una
perdita
di
spessore
significativa,
evidenziata
anche
da
nuovi
affioramenti
di
grandi
massi.
Sul
ramo
destro
orografico
trovate
posizionate
delle
paline
di
misura,
dell’Ufficio Idrografico della Provincia di Bolzano.
2017
(Operatori: Barison G., Rosa S., Rosan R., Sampieri R.,Sartori G.)
Nonostante
un
leggero
strato
di
neve
fresca
è
stato
possibile
rilevare
come
la
lingua
di
destra
si
fosse
ulteriormente
assottigliata
e
segnata
da
profonde
spaccature
orizzontali.
Dalla
situazione
riscontrata
si
può
desumere
facilmente
che
a
seguito
di
ulteriori
annate
negative
sarà
destinata
a
scomparire.
Sulla
fronte
della
colata
di
sinistra,
alla
base,
sono
stati
osservati
grandi
massi
isolati,
a
testimonianza
della
grossa
perdita
di
spessore
della
massa
gelata,
ed
un
consistente
ulteriore
arretramento.
Sempre
su
questa
fronte,
nella
parte
destra,
è
stato
osservato
un
profondo
solco
nel
ghiaccio
(bediere)
lungo
alcune
centinaia
di
metri.
Dai
rilievi
aerei
eseguiti
alla
fine
di
agosto
è
stato
possibile
rilevare
il
forte
grado
di
deglaciazione
del
bacino
collettore
(ex)
specialmente
al
di
sotto
della
parete
settentrionale
di
Cima
Sternai,
dove
il
nevato
è
risultato notevolmente ricoperto di materiale detritico.
2018
(Operatori: Barison G., Montesani G., Sampieri R.,Sartori G.)
Il
ghiacciaio
mostrava
arretramento
frontale
e
perdita
di
spessore
della
massa.
Sul
ramo
destro
(orografico),
ancora
presenti
placche
di
neve
vecchia,
fino
a
circa
quota
2800m.
La
copertura
detritica
è
parsa
notevolmente
aumentata,
specialmente
sul
settore
centrale,
fornendo
una
evidente
indicazione
della
deglaciazione
generale
in
atto
sull’intero
bacino.
Particolarmente
abbondanti
le
frane
detritiche
sul
settore
destro;
sotto
i
conoidi
in
prossimità
della
fronte
si
poteva
rilevare
la
presenza
di
ghiaccio
morto.
Notevole il materiale morenico sparso .
Alcune
placche
di
neve
/
nevato
erano
presenti
nel
settore
più
elevato
e
sulle
pareti
rocciose
sovrastanti,
ma
praticamente
l’intera
superficie
di
ghiaccio
si
presentava scoperta.
2019
(Operatori: Rosan R., Sampieri R.)
Arretramento
frontale
e
perdita
di
spessore
della
massa:
sul
ramo
sx
orografico
le
misure
indicano
un
arretramento quasi nullo rispetto al 2018, ma con perdita di spessore importante.
A metà bacino, in dx orografica, compare un’area rocciosa che evidenzia la perdita di spessore. Sul ramo dx
orografico continua lo scarico di materiale roccioso franato che determina la copertura detritica.
Sempre
più
ampie
le
finestre
di
roccia
che
fuoriescono
dal
ghiacciaio,
che
evidenziano
una
condizione
di
intensa riduzione volumetrica.
Notevole il materiale morenico sparso
2020
(Operatori: Barison G., Rosan R., Sampieri R., Sartori G.)
Nel
settore
frontale
destro
orografico
era
presente
una
discreta
copertura
di
neve,
in
parte
di
origine
valanghiva,
che
ha
ostacolato
l’effettuazione
di
precise
misure
riguardanti
la
reale
entità
dell’arretramento.
Una
situazione
simile
a
quella
riscontrata
nella
precedente campagna.
Per
la
fronte
del
settore
sinistro
è
stato
rilevato
un
arretramento
modesto,
accompagnato
però
da
una
sensibile
diminuzione
dello
spessore
messa
in
evidenza
da
affioramenti
rocciosi
riscontrati
anche
sulla parte mediana del bacino.
Sul
settore
centrale
è
stata
osservata
la
presenza
di
una
notevole
quantità
di
materiale
detritico
generato
da numerosi crolli dalle sovrastanti pareti rocciose.
2021
(Operatori: Barison G., Rosa S., Rosan R., Sartori G.)
Consistente diminuzione areale e volumetrica, con conseguente arretramento frontale.
I
valori
di
variazioni
sono
da
considerarsi
sugli
ultimi
due
anni
(nel
2021
i
valori
erano
falsati
dalla
presenza
di
neve
fresca).
La
lingua
di
sinistra
presenta
un
distacco
a
circa
metà
bacino.
Sulla
lingua
di
destra
è
aumentata in maniera sensibile la massa detritica
2022
(Operatori: Barison G., Rosa S.)
Consistente diminuzione areale e volumetrica.
Segnata
una
nuova
postazione
fotografica
per
poter
meglio
evidenziare
lo
stato
del
ramo
sx
del
ghiacciaio.
Da
questa
stazione
fotografica
si
può
notare
come
questo
ramo
si
sia
frammentato
in
tre
parti
NON
più
collegate
tra
loro
e
quindi
da
considerarsi
ghiaccio
morto.
L’arretramento
frontale
non
è
stato
particolarmente
importante
(la
parte
inferiore
della
lingua
si
trova
in
un
avvallamento)
ma
è
stata
notevole
la
perdita
in
spessore.
Valori
di
variazioni
sono
da
considerarsi
sugli
ultimi
due
anni
(nel
2021
i
valori
erano
falsati
dalla
presenza
di
neve
fresca).Dal
segnale
BG
18
m13
che
si
trova
alla
destra
orografica
del
ghiacciaio,
sono
stati
rilevati
stranamente
tutti
valori
positivi
(avanzata)
dinamica
che
può
essere
spiegata
con
un
possibile
scivolamento
della
parte
terminale
della
fronte.
Tali
valori
non
sono
stati
considerati
nel
calcolo dell’arretramento. Notevole comunque la perdita di spessore
2023
(Operatori: Barison G., Rosa S., Rosan R., Sartori G.)